G-IO in Biblioteca le prime date

Da mercoledì 9 novembre inizierò una nuova esperienza musical/letteraria.

Negli anni ho realizzato alcuni album e ho scritto pure un libro (poco più che le istruzioni del microonde non spaventatevi) ho insomma un sacco di cose da raccontare. Ma vuoi per la pandemia e soprattutto per il tumore alle corde vocali, negli ultimi due/tre anni ho avuto poche possibilità di far conoscere il mio lavoro.

Sono orgogliosamente un artigiano in campo musicale, abituato a far tutto da me e confidando nel passaparola di chi via via incontro.

Ora sembra che queste due condizioni si siano magicamente incrociate e da alcuni incontri fortunati è nato un cartellone ricco di appuntamenti, come mai prima.

Darò priorità ai “piccoli luoghi”-d’altra parte anche il mio ultimo album ha questo titolo-

senza la mediazione di un palcoscenico, ma seduti in cerchio ad ascoltarci a vicenda.

Quale “piccolo” luogo migliore di una Biblioteca allora?

Dal 1979 storie e canzoni più o meno note

“Metti una sera, seduti tra gli scaffali traboccanti di libri di una biblioteca, con gli occhi e le orecchie incuriositi, e già solo a stare lì sembra che le storie celate tra i volumi chiedano insistentemente di uscire allo scoperto e farsi vita concreta.
Poi se, accanto a una delle sedie preparate in cerchio nella sala principale, da una custodia poggiata sul pavimento qualcuno dei presenti estrae una chitarra -che più che uno strumento sembra un blocco per gli appunti – allora pare ancora più credibile che le parole in libera uscita vadano a cercare la compagnia di qualche melodia per passarci un poco di tempo.
Possibilmente
andando a tempo di…sei/ottavi.”